Buoooongiorno!
Seppur non sia passato poi così tanto tempo dall’ultima volta, nella mia vita sono cambiate veramente molte cose. A oggi, in realtà, non so ancora bene come si andranno a riarrangiare queste famose “cose” (che è anche il motivo per cui non ve ne posso parlare in questo momento), ma sono contento di essere comunque riuscito a ritagliarmi un attimo di serenità per tornare da voi. Vi immagino sul bordo del letto in posizione fetale, tremanti e disperati, a chiedervi come fosse possibile che vi avessi già abbandonati. E invece sono qui, arzillo e disinvolto, a buttare giù quattro cazzate. Come dichiarazione di spensieratezza pubblicherò il pezzo senza nemmeno una revisione della mia neoassunta e profumatamente stipendiata writing coach. Posso permettermelo perché oggi non voglio arrivare a un punto: giriamo in tondo con le parole, fino a quando sarò soddisfatto del mio vagabondare. Devo soddisfare la mia sete d’ozio, così come tanti cercano di fare ogni giorno. Non è proprio questa vocazione all’inoperosità che ci distingue dalle altre specie? Pensate che un’ape si prenda del tempo per godere esteticamente della natura che la circonda prima di impollinare il suo fiore? E il topino, uscito dal suo buco, che si vede precipitare addosso un falco, proverà mai a immaginarsi come dev’essere la sensazione di volare? Gli unici animali che possono permettersi di poltrire anche più di noi sono cani e gatti perché a loro basta essere carini per sopravvivere: nonostante questo, la loro resta soltanto un’emancipazione illusoria dall’istinto di sopravvivenza.
Noi invece usiamo le nostre risorse mentali per imparare a suonare uno strumento. Spendiamo soldi in una macchina fotografica per riprenderci ed ammirarci in seguito. Siamo arrivati a fumare le sigarette così da non doverci preoccupare di come passare il tempo. E voi che state leggendo queste righe, lo sapete che potreste usare questi minuti per compilare un questionario online in cambio di qualche centesimo? Probabilmente avete autonomamente deciso che preferite non fare nulla. È anche vero che non tutti gli esseri umani hanno la fortuna di poter fare questa scelta. In verità quasi nessuno. Ma questo piccolo numero basta per dimostrare uno strapotere dell’uomo rispetto a qualsiasi altra specie. Siamo la falla nella tirannia della natura, gli unici in grado di decidere che preferiscono non avere figli perché semplicemente non gli va.
In questi ultimi dieci giorni non ho avuto molto tempo per oziare rispetto ai miei standard, che ammetto siano piuttosto alti. Il lunedì ho lezione alle 9 ma, per una serie di motivi, in questi giorni seguo da casa. Ho messo la sveglia alle 7 e 30 perché prima di addormentarmi ho deciso che oggi avrei voluto ritrovare il tempo per panificare. Così mi sono svegliato e per prima cosa ho guardato in frigo: ho cercato il lievito e l’ho trovato, ma aprendolo ho visto che era scuro e già leggermente macchiato. Ho fatto colazione e poco prima delle 8 sono già al Carrefour per un cubetto di lievito fresco. Arrivo a casa e scopro che la lezione è magicamente saltata perché il professore non si sente bene. L’impasto l’avrei imbastito comunque ed infatti è la prima cosa che mi metto a fare. Dato che sarà ormai qualche settimana che non faccio del pane decido che non è tempo di esperimenti: farina tenera, lievito e acqua. Purtroppo qui non ho la pentola di coccio. Quella che userò oggi stimo possa essere adatta a mezzo chilo di farina. Aggiungerò 6 grammi di lievito che mi dovrebbero far arrivare verso le 17:30 circa con il pane da infornare. Non avendo lezione posso fare la prima serie di rimbocchi con calma. E cosa c’è di meglio se non sgranchire le dita su word tra un rimbocco e l’altro? Accendo il PC ed apro il foglio bianco. Mi sento abbastanza sarcastico e voglio farlo trapelare. Poi mi ricordo di non essere mai stato un gran burlone e viro verso un’approssimativa riflessione sulla natura dell’uomo: questo genere di pensieri mi passano per la testa ciclicamente ogni 24 ore. Non la voglio tirare tanto lunga così passo alla storiella del pane e chiudo con questa strana ricapitolazione concentrica.
Buona settimana a tutti, io vado a giocare al PC.