Questa settimana ne ho viste più di un paio particolarmente carine. Saranno le elezioni, sarà il primo caldo torrido che dà alla testa. Ad ogni modo, oggi ci divertiamo con qualche cazzata in più del solito.
Info di servizio: il nome della rubrica settimanale ancora non l’ho trovato. A dirla tutta, non ci ho nemmeno ancora pensato - sono diventato un bimbo impegnato, non chiamatemi adulto guai a voi - ma ci tengo a farvi sapere che questa rubrica mi sta piacendo molto e spero piaccia anche ai lettori (vi lascio un sondaggino, sentitevi liberi di dire che vi fa schifo sapendo bene che non cambierà nulla).
paura del buio
Se avete un feed tanto woke quanto il mio - ( ͡ಠ ʖ̯ ͡ಠ) - vi sarà capitata sott’occhio la questione “nega ad Instagram di usare le mie foto per allenare l’Intelligenza Artificiale”. Ora, non c’è nessun problema nel negare tale consenso a quell’ambiguo soggetto per il quale non siamo altro che ratti da laboratorio. Ma due cose le voglio dire…
Qual è il problema di lasciare che le vostre foto siano usate per migliorare l’AI? A me l’AI piace, fosse più efficace mi piacerebbe ancora di più. Chiaro che sono dati regalati a gente che non ha necessariamente i tuoi interessi come priorità. Ma resta il fatto che questa tecnologia si migliora solo ed esclusivamente con più dati. Più roba vede, più diventa precisa ed efficace. Ne faranno un uso funesto? Anche. Ma queste tecnologie saranno comunque sviluppate e voi le userete - o ne sarete vittima - fintanto che rimarrete su quelle piattaforme.
E poi, parliamoci chiaro, sapete quanti dati fornite ogni istante - non per forza per allenare l’AI - a tutte le applicazioni installate sui vostri dispositivi, Instagram strainclusa? Perché ce l’avete con la fottuta AI? Gli stessi che negano il consenso sono quelli che poi vogliono la settimana corta. Che, detta così, sembra una cosa campata in aria - e un po’ lo è - però ricordiamoci che il nemico non è l’AI. E non lo potrà mai essere per tre motivi:
in primo luogo, all’AI non piace la figa, e quindi non farà mai le follie di cui sono capaci gli uomini arrapati;
in secondo luogo, l’AI non ha una volontà e non vedo come potrebbe svilupparla. Dipenderà sempre e comunque dai nostri input;
infine, se anche dovesse andare tutto male, basterà staccare la fottuta corrente.
Per la cultura, vi linko qui le tre leggi della robotica di Asimov.
Rimaniamo in tema con mamma Google che ci comunica il suo impegno per la privacy. Se prima Maps conservava la cronologia dei nostri spostamenti nei suoi server, ora invece li conserveremo solo in locale - ovvero solo nella memoria del nostro telefono cellulare. Io, sincero, non ho nulla da nascondere. Ma bella così per tutti i paranoici.
interni
Vi segnalo il nuovo capitolo della campagna elettorale in casa Lega. Caro Matteo, se il vino non lo reggi, l’uva mangiala a chicchi.
dossier
Sulla scia dell’ebbrezza salviniana, vi propongo la battaglia della settimana. Passo spesso da Milano Centrale e vedo code vergognose presso la stazione dei taxi. Una situazione che mi fa venire il vomito, oltre a farmi vergognare di essere italiano davanti ai tanti stranieri che subiscono l’inefficienza di una cosa tutta nostra.
A tal proposito segnalo la protesta radicale che si è tenuta qualche giorno fa a Roma, trasmessa in diretta su twitch da Ivan Grieco. Lo streamer, assieme a Matteo Hallissey, ha offerto passaggi gratuiti alle persone in coda a Termini, prendendosi non pochi insulti e qualche microaggressione.
CONCORRENZA LIBERA!
esteri
In apertura di sezione vi racconto una barzelletta: durante la rievocazione storica per l’80esimo anniversario dello sbarco in Normandia, i Soldati britannici paracadutati sulla Francia passano la dogana Schengen all’atterraggio. Come vedrete dal video, la polizia di frontiera trattiene a malapena le risate.
economia
Il presente riserva così tante sorprese che ormai fatico a stupirmi. Ma questa è bella per davvero. IKEA ha aperto un negozio su Roblox - quale posto meglio di Roblox rappresenta il futuro di internet? - e sta assumendo persone reali per lavorare nel negozio virtuale. Lo stipendio? “Quanto un dipendente a Londra: €14.80 all’ora”.
sport
Diversi successi italiani da segnalare questa settimana: oltre al ritiro dei ferraristi in Canada, dal Roland Garros vi segnalo le tre finali su quattro conquistate dai nostri atleti (singolo femminile, doppio maschile e doppio femminile). Titoli portati a casa: 0. Ci sarebbe da citare l’atletica, ma m’annoia veramente troppo per parlarne.
In Messico invece si è tenuta la prima Kings World Cup, un torneo di calcio a 7 votato principalmente all’intrattenimento. Blur - lo streamer più seguito in Italia - ha partecipato con la sua squadra, nella quale hanno militato Totti e Nainggolan al fianco di più giovani rampolli.
Nonostante la sconfitta agli ottavi di finale contro la squadra che avrebbe poi vinto il torneo, Blur si è portato a casa 350k+ spettatori nel momento di punta e qualcosa come 60k iscritti per questo mese (ogni iscrizione costa €4, di cui circa €2,50 vanno direttamente allo streamer. Fate voi i conti…).
Nel momento in cui scrivo sta avvenendo lo spoglio delle schede elettorali per l’elezione del Parlamento Europeo. Non mi esprimo in segno di lutto e vi auguro un buon inizio di settimana, per quanto sia possibile.