cari lettori, come nessuno si sarà accorto, il recap settimanale è in ritardo. lo so, mi dispiace. avrei potuto avvisare. non vi potete immaginare la flotta di messaggi che ho ricevuto: “stai bene? che è successo? dove sono le nostre NONtizie?? hihihi”. la verità è che in questi giorni è passato un mio amico - un perdigiorno come me, i migliori - e abbiamo speso del quality time insieme. vabbè adesso non perdiamo altro tempo che siamo discretamente late
Info di servizio: la questione nome per la rubrica… scordatevela, non arriva per ora. Ho troppe cose da fare e non posso permettermi di compiere una scelta così importante in questo momento, sarebbe per forza sbagliata.
Dato che noi siamo riformisti, siamo per la politica seria, quella che si occupa dei problemi veri, apriamo con il lavoro.
el empleo
Il signor M-A-R-I-A-N-O-G-A-R-C-I-A è l’ex proprietario di un bar, oggi chiuso dopo 50 anni di attività per mancanza di personale. Il buon uomo cercava camerieri per servire los bocadillos de jamòn nella sua Cafeteria Donald. Peccato che Mariano accettasse candidature solo da persone con più di 45 anni.
«Non amano la professione né vogliono imparare, vogliono solo lavorare sette ore e scappare»
Dunque. Io oggi non starò qui a dire “sii… maaa… mica sono tutti cosii… non facciamo di tutta l’erba un fascio che se no domani non ne abbiamo piuu…”. Io oggi dirò qualcosa che deve essere detto, nonostante tutto e tutti, anche a costo di scandalizzarvi.
LAVORARE FA SCHIFO¯\_(ツ)_/¯
Per la stragrande maggioranza delle persone, il lavoro è orribile, non è nobilitante, è deleterio per la salute fisica e mentale e ad ogni modo garantisce stipendi che non ti permettono neanche di condurre una vita degna in Italia - figuriamoci nei paesi più poveri di noi che a occhio e croce potrebbero essere il 90% del mondo.
Sto banalizzando? Mi sbaglio nel considerarla una maggioranza? Leggo un’infinità di materiale sull’insofferenza dei giovani rispetto al lavoro; chi non lo trova, chi non riesce a gestirne lo stress, chi lo cambia costantemente e chi invece permette che il lavoro gli rovini la vita, rassegnato all’idea che o va così o non va proprio. I genitori s’affannano affinché i figli ottengano la pergamena, ma nel mercato di oggi si contano sulla zampa di una gallina gli unici indirizzi che ti garantiscono un posto di lavoro (per il “ben pagato” ripassare più tardi).
E a me viene solo più voglia di dire: “Grazie Mariano, grazie di aver chiuso e le tue papas ficcatele nel culo”. NORMALIZZIAMO IL NON LAVORO! Se accettiamo che il progresso esista, se accettiamo che ci sia una coscienza collettiva che di generazione in generazione si evolve, se accettiamo che i giovani saranno il futuro perché gli viene trasmesso il passato, allora accettiamo che i giovani non vogliano più lavorare.
Non ho una soluzione alternativa per far andare avanti il mondo, ma non la cerco neanche. Tanto non sono io che farò crollare un sistema che bene o male funziona. Io posso solo dire: se una persona non vuole lavorare, cazzo, fa bene. E delle conseguenze, affari suoi.
ora, visto che l’apertura ha preso più spazio del previsto - ci tenevo - e ho ancora tantissimi temi da trattare, farò una rassegna molto più incalzante per mantenere la radiofonicità (???) del pezzo
Gossip. La Ferragni si vorrebbe fottere Tony Effe, ma Tony quella non la sfiora manco con la suola della scarpa Versace, garantisco io. In ogni caso fa ridere che tutto sia nato da una provocazione di T-A-Y-L-O-R-M-E-G-A, per farvi capire in che lega compete oramai Chiaretta da Cremona.
Sul fronte internazionale abbiamo invece un’eccellente notizia. Emily Ratajkowski lamenta «la carenza di uomini alti più di 1,80, divertenti, intelligenti e gentili, gentili è la più importante». Ora, non ha parlato di palestrati, non ha parlato di eleganza e non ha parlato di conto in banca. Perdonatemi se mi sento un candidato perfetto. Se aprite il post qui sotto e scorrete, trovate il video completo dove esplicita le richieste.
Onorificenze. Un plauso alle due vicende più raccapriccianti della settimana, di quelle che ti fanno vergognare di essere umano. A Bari un ragazzo disabile è stato spinto in acqua con un violento doppio calcio. Il video - la cui presenza rende la cosa più che premeditata - è terribile, ve lo risparmio. A Latina, invece, un bracciante indiano perde un braccio, tranciato via da un macchinario. I suoi datori di lavoro, senza chiamare i soccorsi, lo hanno caricato su un pulmino e lo hanno scaricato davanti casa, con il braccio affianco, su una cassetta per la frutta - lavorava da due anni in nero nella raccolta di fragole e ortaggi.
Una buona notizia per tirarci su. Ecco Speedy, il primo castoro nato in Friuli Venezia Giulia. Ingeneri ecosistemici, di un’intelligenza clamorosa. Non stupisce che non siano autoctoni. E poi guardatelo, quanto è adorabile mentre nuota con papà castoro?
Commissariato. La polizia ha sequestrato la nave che doveva ospitare gli agenti di polizia in servizio al G7. Era sporca, si mangiava male e non c’erano manco le troie. Questo quanto ci portiamo a casa dal vertice in Puglia.
ultimo sforzo
Dalla Francia arriva Sniffy! la polvere bianca da sniffare con effetto energizzante. Non è uno scherzo vi linko qui il sito se non ci credete. Ora, bisogna solo capire quanto la vittoria del Rassemblement National alle europee sia stata influenzata dalla popolarità di questo prodotto sul mercato. Ma come dice il buon Lollobrigida, già contrario a vari prodotti - agroalimentari e non - provenienti da Strasburgo, “se te devi fa’ na raglia, fattela come si deve”.
Questo è tutto per questa settimana, ci rivedremo, chissà quando, se Dio vorrà. Vi saluto con un bel video sul reverse Turing Test (alcuni conosceranno l’originale test), ovvero un esperimento dove si mette un umano in mezzo alle Intelligenze Artificiali per vedere se le IA sono in grado di scoprirlo o meno. Non vi spoilero il risultato.