Stop al conflitto di genere | UDaily
Che le donne ci coinvolgano nella ricerca di un nuovo equilibrio
Non c’è un singolo motivo per negare che la violenza di genere sia un problema serio. Come sempre sottolineo, non sono qui per fare eco agli episodi di cui la cronaca già ci informa. Come sempre sottolineo, sono qui per dare la mia non richiesta opinione. E in questo caso, da uomo, qualsiasi opinione è pericolosa da esprimere.
O forse non è vero. Forse non è vero che gli uomini non possono parlare di violenza di genere. Anzi, forse questa guerra a noi uomini, perpetuatori tutti di un’ingiustizia che si estrinseca in stupri e femminicidi, potrebbe non essere la soluzione a un fenomeno che, nonostante gli anni di propaganda femminista, non sembra sparire. Lungi da me anche solo tentare di minimizzare i nostri delitti, ma rivendico invece con forza l’idea che la comunicazione femminista da social network potrebbe essere persino controproducente.
Io non credo che coinvolgere gli uomini nel discorso, portare gli uomini più vicini alle donne al posto che tenerli a distanza con il forcone, sia una soluzione: io ne sono certo. Sono fermamente convinto che l’esclusione generi frustrazione e che la condanna della sessualizzazione o delle barzellette sessiste sia il giusto modo di porre un muro tra noi e le donne: al posto che tentare di estirpare un atteggiamento maschile che si è organicamente trasmesso da generazione in generazione, provate a tenerci per mano verso una nuova direzione. Se si cerca di far pagare agli uomini di oggi il conto di un retaggio prima naturale che culturale, di cui non siamo responsabili (e di cui anzi nessuno è responsabile), il risultato rischierà sempre di essere violento. Ma non perché siamo uomini. Solo perché siamo umani.